Condividiamo in seguito l’articolo del nostro Segretario Politico Gianfranco Cavalli contro gli attacchi politici al Municipale della sinistra di Breggia.

Il caso del nostro Municipale a Breggia ha fatto molto discutere ultimamente. Che si tratti di fatti reali o presunti, l’accaduto manda comunque un segnale forte. È il sintomo di un conflitto latente, poco tematizzato, ma da tempo presente nei piccoli consessi regionali.

Nel nostro Cantone, così come in ogni Città e Comune, è un segreto di Pulcinella che alcune famiglie e personalità esercitino un’influenza significativa sulle decisioni di pianificazione territoriale. Chiunque sia coinvolto nella cosa pubblica non potrebbe affermare il contrario. Il nostro territorio è disseminato di esempi di municipali e uffici tecnici che “guardano dall’altra parte”, procedono sistematicamente in sanatoria o non regolano abusi edilizi decennali.

Quello di Breggia è solo l’ennesimo presunto caso, come evidenziato dall’interrogazione “XY” depositata dai Verdi di Breggia. Ma a pagare il prezzo, in questo frangente, è stato il nostro Municipale: un lavoratore salariato, estraneo alle dinamiche dei privilegi, che dopo la sua elezione ha assunto la responsabilità dell’edilizia privata.

L’unica colpa che gli si può attribuire è quella di aver cercato di ristabilire l’ordine e far rispettare una legge esistente, voluta da istituzioni superiori e che, volenti o nolenti, non può essere applicata in base all’influenza regionale di chi la contesta.

Un Municipale coraggioso, che ha avuto l’audacia di sfidare lo stato delle cose. La sua battaglia sarà utile solo se non si banalizzerà quanto accaduto, ma anzi si aprirà una riflessione più ampia sulla necessità di trasparenza e integrità nelle amministrazioni locali.