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Condividiamo di seguito il discorso pronunciato dal nostro compagno, membro di Comitato Cantonale, Norberto Crivelli. Attualmente primo cittadino di Sorengo che come tale ha pronunciato il discorso tradizionale per i neo-diciottenni.

Buongiorno a tutte e a tutti

Sono sono stato incaricato, come da tradizione in qualità di Presidente del Consiglio Comunale, di portare il saluto della nostra comunità a voi, Signorine e Signori diciottenni, che ne entrate a far parte da giovani adulti.

Con il compimento dei 18 anni siete considerati dalla legge maggiorenni e assieme a numerosi diritti siete caricati anche di diverse responsabilità.

Non si diventa adulti in un giorno. Il percorso a volte risulta difficile, tortuoso, pieno di difficoltà. Non bisogna scoraggiarsi, piegarsi o essere rinunciatari. Bisogna avere coraggio, speranza e fiducia in sè stessi..

Ma sicuramente voi, con la vostra energia e vitalità saprete affrontare e superare gli ostacoli che incontrerete. Non dimenticate che anche i vostri padri e le vostre madri, i vostri nonni e bisnonni hanno dovuto affrontare disagi, penurie e angustie varie. Questo dovrebbe infondervi coraggio, fierezza e fiducia e spronarvi a voler cambiare lo stato delle cose.

Certo, il mondo che vi lasciamo, noi delle generazioni che vi precedono non è quello che avreste voluto. E di questo vi chiedo scusa anche a nome di tanti miei coetanei che hanno lottato (e lottano ancora) per quello che era ed è il nostro slogan.”Un altro mondo è possibile”. Perché di questo siamo sicuri. Perché non possiamo rasssegnarsi alle tante guerre in atto, allo sperpero di centinaia di miliardi per il riarmo in tutto il mondo e purtroppo anche per il riarmo da noi in Svizzera. Non possiamo guardare da un’altra parte per non vedere le centinaia di milioni di donne, uomini e bambini che soffrono la fame e muoiono di malnutrizione mentre i fabbricanti di armi fanno miliardi e miliardi di utili.

Ma come se non bastassero questi flagelli, il surriscaldamento del nostro pianeta sta diventando irreversibile con conseguenze disastrose inimmaginabili.

Per questo le lotte per la pace e per il clima sono sicuramente le più urgenti e irrinunciabili. E il ruolo dei giovani è sempre stato centrale in questi contesti. Solo ribellandosi a questi disastri, contestando e manifestando nelle più disparate maniere si potrà far pressione su coloro che sciaguratamente hanno scelto la via delle armi e continuano a chiudere gli occhi di fronte al cambiamento climatico. Sono i giovani che hanno fatto le rivoluzioni e che hanno cambiato il mondo. Questo è il vostro compito.

Non abbiate paura. Siate coraggiosi. Non indietreggiate di fronte agli ostacoli. Avete l’immensa fortuna di essere giovani e di avere la vita davanti a voi. Approfittatene.

Vi ricordo l’inizio del sonetto, ormai un po’ inflazionato, ma sempre attuale di Lorenzo de Medici che più di cinquecento anni or sono diceva:

“Quanta è bella giovinezza, che si fugge tuttavia, chi vuol essere lieto sia, del doman non c’è certezza”.

Ed è vero che per il futuro abbiamo poche certezze forse ora ancor meno di un tempo. Ma le vostre risorse sono tante.

Avete sicuramente dei sogni da portare avanti. I sogni sono l’unica cosa che nessuno può e potrà mai rubarvi.

Non dovete rinunciare ai vostri sogni, perché sognare è una delle cose più importanti della vita. Non per forza potrete realizzarli ma sarà importante coltivarli perché senza sogni ci si spegne.