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Il Partito Svizzero del Lavoro esprime la sua profonda indignazione e preoccupazione per le recenti rivelazioni riguardanti la campagna di votazione del 25 settembre 2022, che ha portato all’aumento dell’età pensionabile delle donne a 65 anni. È stato ora confermato che le cifre economiche presentate dal Consiglio Federale e dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) erano basate su formule di calcolo errate, esagerando il presunto deficit dell’AVS di miliardi di franchi.

Queste falsità hanno avuto un impatto decisivo su una votazione già estremamente risicata, approvata con solo il 50,5% dei voti. Senza questa manipolazione delle cifre, è altamente probabile che il risultato sarebbe stato diverso, evitando così un peggioramento delle condizioni pensionistiche per le donne in Svizzera.

Il Partito Svizzero del Lavoro, da sempre sostenitore del modello pensionistico dell’AVS, denuncia con forza l’uso di dati falsati per influenzare il processo democratico. Il sistema dell’AVS, basato sulla redistribuzione della ricchezza e che dipende poco dai mercati finanziari a differenza del secondo pilastro, è la miglior garanzia pensionistica per le classi pooplari. Questo modello garantisce equità e sicurezza sociale, e non deve essere compromesso da errori o manipolazioni.

In nome della trasparenza e della giustizia, il Partito Svizzero del Lavoro chiede che la votazione del 2022 venga immediatamente annullata e che si ritorni al voto, questa volta con informazioni corrette e verificate. Non possiamo accettare che una decisione così importante sia stata presa sulla base di informazioni false e fuorvianti.

Chiediamo inoltre che venga fatta piena luce su questa vicenda e che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Esigiamo che vengano esplorate tutte le vie legali e politiche per correggere questa ingiustizia e salvaguardare i diritti delle donne e di tutti i cittadini.

Il Partito Svizzero del Lavoro continuerà a lottare per un sistema pensionistico equo e giusto, e rimane fermamente al fianco di tutte le donne colpite da questa decisione ingiusta.